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Conferenza La “Livornina” e gli Inglesi – 28 maggio 2024, Museo della Città di Livorno
16 giovedì Mag 2024
16 giovedì Mag 2024
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27 martedì Mag 2014
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inORGANIZATION:
Associazione culturale Livorno delle Nazioni, Archivio di Stato di Livorno, Comune di Livorno, CIRCIT (Centro Interuniversitario di Ricerca della Storia delle Città Toscane).
CHAIRS, SPEAKERS & MODERATORS:
Chairs:
Franco ANGIOLINI (Università di Pisa)
Aurora SAVELLI (CIRCIT-Università di Firenze)
Anthony MOLHO (Istituto Universitario Europeo-Fiesole)
Roberto BIZZOCCHI (Università di Pisa)
Algerina NERI (Università di Pisa)
Moderators:
Giovanni LEVI (Università Ca’ Foscari-Venezia)
Marcello VERGA (CIRCIT-Università di Firenze)
Speakers:
Corey TAZZARA (Scripps College, Claremont) – LdN Member
Guillaume CALAFAT (École Française de Rome) – LdN Member
Danilo PEDEMONTE (Università di Genova)
Bernard COOPERMAN (University of Maryland)
Lisa LILLIE (Washington University in St. Louis) – LdN Member
Magnus RESSEL (Ruhr-Universitaet Bochum)
Francesca TRIVELLATO (Yale University) – LdN Member
Brett J. AUERBACH-LYNN (University of California, Berkeley)
Stefano VILLANI (University of Maryland) – LdN Member
Cesare SANTUS (Scuola Normale Superiore-Pisa)
Chiara LA ROCCA (Università di Pisa)
Andrea ADDOBBATI (Università di Pisa) – LdN Member
Marcella AGLIETTI (Università di Pisa)
Samuel FETTAH (Aix-Marseille Université)
Francisco J. ZAMORA RODRIGUEZ (Universidade Nova de Lisboa)
Alice SOBRERO (Università di Pisa)
Mathieu GRENET (Université Paris I Panthéon-Sorbonne) – LdN Member
Jesper MEIJLING (KTH – Stockholm)
ABSTRACTS:
First Session: Porto franco e relazioni internazionali
Corey Tazzara (Scripps College, Claremont)
La gestione della Dogana nel primo Seicento
La relazione analizza la dogana di Livorno durante il primo Seicento. Si considera il suo sviluppo istituzionale, il coinvolgimento degli ufficiali coi mercanti della città, e le regole per controllare e tassare il commercio nel porto franco. Poi si paragonano le norme di Livorno con quelle dei concorrenti principali, Genova e Venezia. Per concludere si esamina come le pratiche doganali apriranno la via alla famosa Riforma del 1676.
Guillaume Calafat (Ècole Française de Rome)
Livorno e la Camera di Commercio di Marsiglia nel Seicento
Se i rapporti commerciali tra Marsiglia e Livorno sono ben documentati per il Settecento, questa storia rimane in gran parte sconosciuta per quanto riguarda il secolo precedente. Questo contributo propone di studiare i rapporti economici e politici tra le due città portuali, spesso definite aree franche. A partire dagli archivi consolari, alcune memorie e la corrispondenza colla Camera di Commercio di Marsiglia riportano alla luce la rivalità, ma anche le forme di complementarietà economiche tra Marsiglia e Livorno nel Seicento. L’obiettivo è anche delineare il profilo sociale della nazione francese presente nella città labronica.
Danilo Pedemonte (Università di Genova)
“Operando in pregiudizio della Piazza di Livorno”: l’intreccio tra pubblica salute e privati interessi economici nella risposta degli Stati italiani alla pace toscana con i barbareschi (1748)
Nel XVIII secolo, a gestire lo scambio con Oriente e Nordafrica sono bastimenti battenti bandiere privilegiate. Grazie ai trattati stipulati con i barbareschi il vessillo inglese e quello francese godono di una navigazione tranquilla monopolizzando il traffico. Nel 1748 la pace siglata dal Granducato di Toscana con le reggenze barbaresche turba gli equilibri economici tirrenici. Gli altri stati italiani sono in stato di allarme e, in risposta ai trattati di pace granducali, utilizzano lo strumento sanitario per colpire Livorno. La manovra favorisce le linee commerciali dirette a Genova. Si evidenzia, così, la capacità della politica sanitaria di incidere sul commercio.
Bernard D. Cooperman (University of Maryland)
Cosmopolitismo ebraico e provincialismo: l’inserimento di una presenza ebraica nelle strutture locali di Livorno
Gli insediamenti ebraici che si formarono sulla base della Livornina sono descritti normalmente come colonie commerciali sul modello del fondaco medioevale o come comunità religiose autonome. In tutti e due i casi sono insediamenti separati dai sistemi urbani in cui si erano inseriti. Nei fatti, le realtà esistenti definirono e modellarono le comunità ebraiche che si formarono sia a Pisa sia a Livorno.
Lisa Lillie (Washington University in St. Louis)
Commercio e comunità: Livorno nell’immaginario inglese in Età Moderna
Questo contributo esplora la comunità mercantile anglo-livornese, e come l’istituzione del porto franco e il modello commerciale di Livorno ha influito, attraverso la stampa inglese, sullo sviluppo delle teorie economiche in Inghilterra in età moderna. Usando fonti quali “Early English Books Online”, “Eighteenth-Century Collections Online” e la “Burney Collection of 17th-18th Century Newspapers”, questa ricerca vuole dimostrare che Livorno e la sua Nazione Inglese rappresentarono un modello alternativo di potenza commerciale, e che furono estremamente influenti nello sviluppo dell’impero e del mercantilismo inglese tra il Settecento e Ottocento.
Magnus Ressel (Ruhr-Universität Bochum)
Venezia, Livorno e la Germania nel Settecento. Una comparazione tra le comunità mercantili tedesche in Italia
A Livorno e a Venezia (non a Milano) i tedeschi furono ufficialmente organizzati nella forma di una ‘nazione’, benché a Livorno la nazione fu per lungo tempo (in realtà solo fino al 1750 ca.) condivisa con gli Olandesi. Le due città sono rimaste ancora nel Settecento baricentri economici della loro costa alle due ali d’Italia. È fenomeno sottovalutato che anche i circuiti commerciali tedeschi in contatto con l’Italia furono divisi in maniera corrispondente. Mentre i tedeschi della Germania del sud (principalmente di Augusta) si concentravano su Venezia, i tedeschi del nord (principalmente di Amburgo) ebbero un commercio assai denso con Livorno. Tutti i mercanti tedeschi usavano le due città come snodi per penetrare ed integrarsi nel commercio mediterraneo. Presenterò fonti tedesche e italiane che mostrano come funzionava il sistema di commercio e quale ruolo giocavano le due nazione tedesche, centri nodali di due reti diverse di mercanti di una Germania divisa economicamente come l’Italia nel Settecento. In questo senso la forma di una nazione privilegiata aveva un gran senso per entrambe le città e facilitava in maniera importante il contatto mercantile tra il mondo Mediterraneo e il Nord-Europeo.
Second Session: L’individuo e la comunità: le condizioni della tolleranza
Francesca Trivellato (Yale University)
Livorno, commercio e i limiti del cosmopolitismo
Livorno è spesso – e giustamente – citata come esempio di città cosmopolita nell’Europa della Controriforma. Ma che cosa voleva dire cosmopolitismo all’epoca? Questo intervento vuole offrire una definizione – parziale ma operativa – del termine che aiuti a ripensare il nesso tra commercio e tolleranza religiosa. A partire da ricerche gia’ compiute e prendendo spunto da altre tuttora in corso, si vuole dimostrare che un’attenta ricostruzione dei rapporti creditizi tra mercanti di diverse “nazioni,” e in particolare tra ebrei e non-ebrei, consente di comprendere le dimensioni non solo economiche, ma anche culturali del cosmopolitismo in epoca moderna.
Brett J. Auerbach-Lynn (University of California, Berkeley)
Disciplinare l’Inquisizione. Il governo mediceo e il tribunale della fede nella Livorno del primo Seicento
La storiografia ha spesso sottovalutato la reticenza con cui i governi pontifici e l’Inquisizione Romana in particolare hanno fin da subito accolto i privilegi di libertà religiosa e immunità da precedenti delitti contro la fede contenuti nelle celebri ‘Livornine.’ Di fatto, il governo mediceo ha dovuto ingaggiare una battaglia costante, e non sempre vincente, per garantire ai residenti e ai visitatori della sua sempre più importante città-porto quelle prerogative e libertà che avevano un ruolo chiave nella sua crescita. Mostrerò che, dato l’intransigenza romana, i granduchi e i loro ministri dovettero agire direttamente con e contro gli inquisitori locali nel tentativo di mantenere un fragile equilibrio fra gli interessi socio-economici dello stato toscano e la necessità di evitare rotture diplomatiche con la corte papale.
Stefano Villani (University of Maryland )
Dissenso involontario: comportamenti eterodossi e identità religiosa tra i convertiti britannici di Livorno nella prima età moderna
Livorno, una delle città più cosmopolite del Mediterraneo della prima età moderna, è stata lo scenario di molteplici conversioni al cattolicesimo. Spesso la scelta di convertirsi rappresentava, più che un travaglio religioso, la scelta di vivere per sempre in Italia ed era motivata dal desiderio di integrazione. Nel caso degli inglesi pertanto non sorprende che a convertirsi non siano i ricchi mercanti della British Factory, ma le persone delle classi inferiori che ruotavano attorno ad essa. Sulla base di uno studio sistematico delle abiure di conversione e di alcuni processi del Sant’Uffizio di Livorno in questa relazione si vuol prendere in esame l’atteggiamento di dissenso non-intenzionale di questi neoconvertiti che si manifestava spesso in atteggiamenti eterodossi, come ad esempio mangiare carne nei giorni proibiti.
Cesare Santus (Scuola Normale Superiore, Pisa)
Crimini, violenza e corruzione nel Bagno di Livorno
Nella rappresentazione della società livornese di età moderna ci si è spesso serviti del mito di una città tollerante e cosmopolita, dove le relazioni tra individui di religione e cultura diversa sarebbero sempre state all’insegna del rispetto e della collaborazione, soprattutto per ragioni di carattere commerciale. Così facendo si rischia tuttavia di dimenticare che, a fianco della sua natura di porto mercantile, Livorno era anche la sede di una enorme prigione di schiavi. La vita all’interno del Bagno era dominata da logiche di violenza e corruzione che oltrepassavano sì le barriere culturali ed etniche tra schiavi musulmani, forzati cristiani e ministri granducali, ma in modi piuttosto diversi da quelli della città. Sulla base di documentazione archivistica inedita si cercherà di portare nuova luce su questo aspetto poco conosciuto della storia livornese.
Andrea Addobbati e Chiara La Rocca (Università di Pisa)
Un anno col cancelliere del Tribunale: violenza privata a Livorno a fine Settecento
Il merito più celebrato del granduca Pietro Leopoldo è, come si sa, l’abolizione della pena di morte e della tortura. Prima di dare attuazione alle raccomandazioni umanitarie del Beccaria, il granduca reputò tuttavia più prudente rafforzare gli apparati di controllo. La riforma delle leggi penali e la «dolcezza delle pene» furono precedute da un’importante riforma della polizia.
Nella convinzione che fosse meglio prevenire i reati, piuttosto che intervenire col boia quando il danno era fatto, i poteri della polizia furono ampliati e fu potenziata la procedura sommaria che permetteva di intervenire contro gli individui molesti. Le esigenze di prevenzione motivarono quindi un controllo capillare dei sudditi e, se necessario, l’emanazione di ammonizioni, precetti, “castighi economici”. Dell’attività svolta dalla polizia livornese nel 1785 ci sono rimasti un paio di quaderni che documentano gli interventi messi in campo per disciplinare la società; sono centinaia di casi di violenza privata, che hanno di solito per vittime predestinate le donne e gli ebrei. È possibile da qui approfondire meglio il ruolo dell’istituzione, analizzare delitti e relativi castighi, documentare casi e singole storie. Queste pagine ci offrono altresì una Livorno nuova e inedita: un anno al commissariato ci restituisce l’immagine di una città disperata e intollerante, femminicida e antisemita, molto lontana, quindi, da quello stereotipo edulcorato della città cosmopolita e aperta che è entrato a far parte dei luoghi comuni.
Marcella Aglietti (Università di Pisa)
“Progetto per spurgare lo Stato dei soggetti viziosi ed incorreggibili”: amministrare la criminalità nella Livorno del Regno d’Etruria
Grazie a un documento inedito del 1803 redatto dall’allora governatore per il Regno d’Etruria de Lavillette e dal cancelliere criminale Pietro Fabroni, è possibile ricostruire un quadro esaustivo dei criminali all’epoca presenti a Livorno, seppur provenienti da tutta la Toscana, e classificati in tre categorie di diversa pericolosità, con brevi note personali e alcune osservazioni aggiuntive. Ne emergeva un crudo ma efficace ritratto dei gruppi sociali più emarginati e problematici della realtà livornese, consentendo inoltre di verificare empiricamente le vie di intervento della giustizia e le misure adottate dagli amministratori locali quali efficaci deterrenti per ridurre la criminalità.
Samuel Fettah (Aix-Marseille Université)
Contrabbando e tensioni sociali a Livorno tra Settecento e Ottocento
Il contrabbando fu a Livorno un fenomeno di rilievo durante il primo e il secondo periodo lorenese, come durante gli Anni Francesi. Oltre questo aspetto, il contributo ricollega l’importanza della pratica del contrabbando al suo ruolo negli equilibri della società e dell’economia livornesi del tempo. Il contrabbando si inserisce pure nelle tensioni e nelle contraddizioni della politica dello stato a Livorno e nelle difficoltà per le elite locali di stabilire la loro egemonia sulla città labronica e, sopratutto, sulle classi popolari, nelle quali il contrabbando era largamente diffuso.
Third Session: Consoli e nazioni straniere: governare le differenze
Francisco J. Zamora Rodríguez (Universidade Nova de Lisboa)
Stessa famiglia, diversi governi: il Portogallo e la Monarchia spagnola a Livorno attraverso i suoi agenti consolari
Questo contributo analizza il posizionamento del Portogallo e della Monarchia spagnola nel porto di Livorno attraverso i loro consoli nella seconda metà del XVII secolo. Dopo la creazione della Companhia Geral do Comércio do Brasil nel 1649, il governo portoghese stabilì un agente a Livorno con lo scopo di proteggere gli interessi della Companhia in Italia. Da quel momento in poi la rappresentanza portoghese insieme ai suoi interessi politici restarono separati da quelli della Monarchia spagnola. Tuttavia, a livello familiare e commerciale rimassero attivi e forti i legami tra Monarchia spagnola e Portogallo attraverso due rami di una stessa famiglia: i De Silva e i De Silva Enriques.
Alice Sobrero (Università di Pisa)
Il Console De Silva e il mercante Scotto: “un importantissimo affare” da un milione di pezze
Scotto è un self-made man nel porto franco di Livorno. Un pubblico negoziante che “ai bordi delle istituzioni” riuscì a collocare le sue iniziative mercantili nei conflitti internazionali della sua epoca. Con le guerre napoleoniche Domenico Scotto incarnò per breve tempo il ruolo di assentista della Corona spagnola. La ricchezza che ne derivò sembra generarsi dall’intraprendenza di questo mercante che ben presto strinse relazioni con membri di spicco delle istituzioni locali e straniere: i legami politici furono determinanti nel garantirgli un canale preferenziale per i traffici e uno scudo fatto di protezione e privilegi.
Mathieu Grenet (Université Paris I Panthéon-Sorbonne)
Al servizio del Gran Signore? Niccolò Petrococchino e Angelo Cazzaiti, consoli ottomani a Livorno, c. 1807/1810-1824
Durante la quarta occupazione francese di Livorno (1806-1814) appare nel porto toscano una carica di console ottomano, affidata prima al negoziante epiroto Niccolò Petrococchino, e dal 1817 al mercante ionio Angelo Cazzaiti. Questo episodio è da ricollocare nel contesto più vasto di trasformazione della politica estera dell’Impero ottomano sotto il regno di Selim III (1789-1807), ma anche in un contesto politico molto travagliato (guerra d’indipendenza greca dal 1821). In questo intervento, intendo analizzare il ruolo giocato da questi consoli nel rappresentare sia il potere ottomano, che gli interessi dei mercanti greci sudditi ottomani a Livorno, portando particolare attenzione ai numerosi conflitti intracomunitari provocati da questa ambivalente missione.
Jesper Meijling (KTH Royal Institute of Technology, Stockholm)
Livorno e la teoria del mercato
Sulla base delle ricerche effettuate e in corso sulla Livorno di età moderna e l’influenza che il concetto di porto franco ebbe in Europa, con particolare riguardo alle politiche svedesi e al porto franco di Marstrand grazie alla mediazione di Liljencrants, l’autore metterà in evidenza il rapporto tra tale modello e un approccio teorico del concetto di mercato. L’analisi si muove nell’ambito degli studi economici e di mercato, della «architectural theory» e dai fondamentali lavori di Hillier, Polanyi, Marcus, Jacobs, Hägerstrand, Latour and Callon.
SPONSORED BY:
Archivio Carlo Morelli (Livorno), Fratelli Neri S.p.A. (Livorno), Autorità Portuale Livorno, Amici dei Musei e dei Monumenti Livornesi, Associazione Guide Turistiche Labroniche, Tiziano Scali (livornoinbattello.it).
WITH THE SUPPORT OF:
Regione Toscana, Provincia di Livorno, Istituto Storico Italiano (Roma), Lions Club Livorno Porto Mediceo, Università di Pisa, SISEM (Società Italiana per la Storia dell’Età Moderna).
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04 venerdì Apr 2014
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beni culturali, Censimento FAI, Comune di Livorno, fondo ambiente italiano, Intesa SanPaolo, Leghorn, Lions Club Livorno Host, Tempio della Congregazione Olandese-Alemanna, Temple of the Dutch-German Congregation
COMUNICATO STAMPA – Finalmente si parte! Sabato 5 aprile presso il Mercato Centrale di Livorno (Scali Aurelio Saffi) alle ore 12 l’Assessore alle Culture del Comune di Livorno, Mario Tredici e il Presidente del Comitato “I Lions per il restauro del Tempio della Congregazione Olandese-Alemanna di Livorno”, Antonio Heusch, con la presenza del dottor Emanuele Guidotti, Capo Delegazione di Livorno del Fondo per l’Ambiente Italiano e di un rappresentante del Gruppo Intesa San Paolo, presenteranno il progetto dell’intervento di risanamento igienico sanitario e messa in sicurezza del Tempio della Congregazione Olandese-Alemanna, che si affaccia sul Fosso Reale, quasi di fronte all’edificio del Mercato stesso.
Nelle prossime settimane, ormai redatti i progetti a cura dell’architetto Michele Parenti di Livorno, che ha prestato volontariamente la sua opera, già presentati presso la Soprintendenza di Pisa, verranno assegnati i lavori a seguito di invito e disciplinare di gara già predisposti.
A 150 anni esatti dall’inaugurazione del tempio (7 agosto 1864) si conta, quindi, di iniziare entro l’estate i lavori urgenti ed indifferibili per la conservazione strutturale del medesimo, necessari per arrestare il degrado e dar modo di progettare con più calma la complessiva opera di recupero e riqualificazione.
Si procederà al restauro e messa in sicurezza della facciata principale con conseguente riapertura della strada; al restauro del sistema di scolo delle acque piovane; al risanamento igienico della parte di accesso ai cortili laterali della chiesa; alla copertura provvisoria delle parti crollate di tetto ed al risanamento delle crepe sui muri laterali.
La regia dell’operazione è affidata al Comitato appositamente costituito per il recupero dell’edificio da quasi quattro anni dal Lions Club Livorno Host, nell’ambito della sua attività di servizio per la comunità cittadina.
Ma tutto ciò non sarebbe stato assolutamente possibile senza la fondamentale partecipazione di alcuni attori:
I) il Comune di Livorno, che fin dall’inizio ha mostrato attenzione al progetto ed a seguito di selezione dello stesso nel bando per l’assegnazione di quota parte degli oneri di urbanizzazione, ha destinato la somma di Euro 80.000,00;
II) Il FAI – Fondo Ambiente Italiano che, attraverso il Censimento de “I Luoghi del Cuore”, realizzato in collaborazione con Intesa Sanpaolo, ha destinato un contributo di 25.000 Euro a favore della chiesa a seguito dell’eccezionale risultato raggiunto in occasione della sesta edizione dell’iniziativa, nel 2012. A favore del sito sono state infatti raccolte oltre 23.000 segnalazioni. Una vera e propria mobilitazione popolare che ha potuto avvalersi della fattiva collaborazione della Delegazione FAI di Livorno, del Comitato Lions, del Comune e dell’Associazione culturale Livorno delle Nazioni e che ha permesso al Tempio della Congregazione Olandese-Alemanna di raggiungere il nono posto nella classifica nazionale dei Luoghi più segnalati e il primo posto in Toscana;
III) Banca Prossima, Banca del Gruppo Intesa San Paolo dedicata esclusivamente al mondo no-profit laico e religioso, che provvede al supporto finanziario, anticipando parte delle somme necessarie per gli interventi.
Ma soprattutto i comuni cittadini, livornesi in primis, che con la costante attenzione al progetto, culminata appunto nella raccolta delle firme per il censimento “I Luoghi del Cuore”, hanno dimostrato ancora una volta di desiderare che il recupero alla fruizione pubblica di un così importante monumento costituisca una manifestazione di rispetto per la storia della città e di speranza per un futuro di crescita materiale e culturale.
Crediamo, infine, che sia di buon auspicio proprio il fatto che i lavori, primo vagito di una nuova nascita, possano prendere il via proprio nella ricorrenza del centocinquantesimo dall’edificazione del tempio.
Parteciperanno alla conferenza: l’architetto Michele Parenti, progettista, che esporrà l’intervento; Stefano Ceccarini, Vicepresidente dell’Associazione Livorno delle Nazioni; il Vicepresidente del Lions Club Livorno Host, dottor Gianluca Giovannini; il signor Ermanno Braun, in rappresentanza della Congregazione Olandese-Alemanna di Livorno.
PRESS RELEASE – At long last, at 12 o’clock on Saturday 5th April, at Livorno’s Central Market (Scali Aurelio Saffi), the presentation of the project for interventions to the Dutch German Church that overlooks the Fosso Reale will take place. The project will be presented by Municipal Councillor for Culture Mario Tredici and President of the “Lions for the restoration of the Temple of the Dutch German Congregation of Livorno” committee, Antonio Heusch, with the presence of Dr Emanuele Guidotti, head of the Livorno delegation of the Fondo per l’Ambiente Italiano and a representative of the Gruppo Intesa San Paolo bank.
Plans for the refurbishment – drawn up by architect Michele Parenti of Livorno, who provided his services free of charge – have already been presented to the Monuments and Fine Arts Deparment of Pisa. The work will be assigned following an invitation to tender.
It is expected that the urgent interventions to safeguard the building will begin by the end of this summer, in the year that marks the 150th anniversary of the inauguration of the church, which took place on 7th August 1864. The work is necessary to halt the decay of the building and make it possible to plan a future overall restoration.
This initial phase of work will ensure that the facade of the church is made safe and restored, so that the road in front of it can be reopened. It will also restore the guttering system, and clear and clean the access areas at the sides of the church, as well as providing a temporary repair of the collapsed parts of the roof, and the repair of cracks in the side walls.
The work will be supervised by the committee that was specially formed nearly four years ago by the Lions Club Livorno Host as part of their activities serving the community.
But none of this would have been possible without the crucial participation of the following bodies and institutions:
I) The Comune di Livorno, which has closely followed the project from the beginning and, as a result of a call for the submission of funding requests, has allocated the sum of 80,000.00 euros;
II) The Fondo per l’Ambiente Italiano (FAI), which has allocated a contribution of 25,000.00 euros as recognition not only of the historical, architectural and cultural value of the church, but also of the exceptional result achieved during the 2012 “Places I Love” census during which 24,000 signatures were collected in Livorno, Italy and abroad. As a result, the church came 9th in Italy, first in Tuscany, and first in terms of votes from abroad;
III) Banca Prossima, of the Gruppo Intesa San Paolo, devoted entirely to the secular and religious no-profit sector, which will provide the financial support for a part of the interventions needed.
Above all, though, it is thanks to the people of Livorno who, with their continued support of the project, have once more demonstrated their desire to return this important building to public use, as a sign of respect for the history of the city, and of hope for future growth in both material and cultural terms.
We believe that it is a good omen that this work will take place in the year of the 150th anniversary of the church.
Conference participants: architect Michele Parenti, author of the project which he will present; Stefano Ceccarini, Vice President of the Livorno delle Nazioni association, which actively contributed to the promotion of the initiative and the collection of signatures; Vice President of the Lions Club Livorno Host, Gianluca Giovannini; Ermanno Braun, representative of the Dutch-German Congregation of Livorno.
26 martedì Nov 2013
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Alfredo Müller, cortometraggio, Giovanni Fattori, Leghorn, Les amis d'Alfredo Müller, Livorno, Postmacchiaioli, presentazione, Santifanti, università di pisa, university of pisa
ENGLISH BELOW
In occasione della mostra dedicata alle incisioni di Eugène Delatre e Alfredo Müller presso il Museo Montmartre di Parigi
L’associazione Livorno delle Nazioni presenta
Un documentario di Hélène Koehl e Livia Giunti
da un’idea dell’Associazione Les Amis d’Alfredo Müller e SANTIFANTI ©2013
venerdì 29 novembre, ore 17.30
Sala degli Specchi – Museo Fattori (Villa Mimbelli)
Alfredo Müller, pittore e incisore italo-francese, nacque a Livorno nel 1869 e morì a Parigi nel 1939; nessuno studio critico è mai stato intrapreso sulla sua opera, che resta dunque riservata a pochi intimi, malgrado l’importante mostra che si è tenuta a Livorno nella primavera del 2011 ai Granai di Villa Mimbelli.
Se Livorno non fosse stata la Livorno delle Nazioni, Alfredo Müller non sarebbe mai esistito: semplicemente non sarebbe mai nato. Egli è uno di quegli “eterni livornesi” preceduti da generazioni di antenati provenienti da luoghi molto distanti e diversi, che non si sarebbero mai incrociati se il porto del Granducato di Toscana non li avesse riuniti qui. È la Livorno delle Nazioni che lo porta qui, come europeo senza frontiere prima ancora che questo concetto esistesse, ma “condannato” Continua a leggere
24 martedì Set 2013
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Arciconfraternita della Misericordia di Livorno, Book presentation, British Consulate, Consolato Britannico, Livorno, Old English Cemetery Livorno, università di pisa
La libreria Feltrinelli di Livorno ha gentilmente invitato l’Associazione Livorno delle Nazioni e il Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Pisa a presentare il libro “Un archivio di pietra: l’antico cimitero degli inglesi di Livorno” uscito per i tipi di Pacini lo scorso maggio.
La presentazione avverrà il giorno 26 settembre 2013 alle ore 18 al primo piano della libreria, in via di Franco n.10 a Livorno. Presenteranno il libro i curatori Matteo Giunti e Giacomo Lorenzini insieme ad alcuni degli altri autori: Lisa M. Lillie, Alice Quirico e Paolo Vernieri.
Al termine della presentazione vi sarà un breve Question Time per rispondere alle domande degli intervenuti. Ricordiamo inoltre che in occasione della presentazione l’associazione LdN metterà a disposizione per l’acquisto alcune copie del libro il cui ricavato sarà interamente devoluto per la cura ed il restauro dell’antico cimitero.
Links utili:
– evento facebook
– articolo su “Il Tirreno” del 24 settembre 2013
03 martedì Set 2013
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Conference, Livorno, Montenero, old english cemetery, Old English Cemetery Livorno, pro loco, tobias smollett
Conference – Montenero and the Old English Cemetery – Storie di Ville e Personaggi,organized by the Livorno delle Nazioni cultural association, promoted by the Pro-Loco Montenero association, Monday 2nd September at 6.30pm at Ristorante Conti, Piazza di Montenero.
Stefano Ceccarini and Matteo Giunti will be talking about the relationship between Montenero and the Old English Cemetery of Livorno through the history of the area’s most important villas and their owners. The talk will include numerous images from Continua a leggere
15 mercoledì Mag 2013
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Antico cimitero degli inglesi di Livorno, Arciconfraternita della Misericordia di Livorno, associazione culturale, beni culturali, Livorno, scultura
Sala degli Specchi – Villa Mimbelli (via San Jacopo in Acquaviva)
Venerdì 17 maggio – ore 11
Livorno, 15 maggio 2013 – Gli ingredienti “gotici”di puro stile inglese ci sono tutti: un cimitero (quello di via Verdi), il più antico del suo genere in Italia, una tomba a forma di sarcofago sepolta dalla vegetazione di un importante politico amico del Foscolo, un prezioso medaglione ritrovato, appartenente alla tomba, e realizzato da uno dei massimi scultori inglesi della prima metà dell’800, amico del Canova.
Chi raffigura il medaglione? Da chi fu commissionato? E come è stato ritrovato? Continua a leggere
15 mercoledì Mag 2013
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Arciconfraternita della Misericordia di Livorno, beni culturali, Charles Dickens, Conference, James Fenimore Cooper, Leghorn, Livorno, Old English Cemetery Livorno, Pisa, Restoration, Sculpture, tobias smollett, World War II
Livorno, May 17th, 2013, 11am
Sala degli Specchi – Museo Civico “G. Fattori” – Villa Mimbelli
Via San Jacopo in Acquaviva – Livorno
The Livorno delle Nazioni cultural association, directed by Matteo Giunti, will be presenting an important artistic work by an illustrious British artist of the early 19th century, discovered recently in Livorno’s Old English Cemetery. The sculpture, which originally decorated the monumental grave of an important British politician, was long believed to be lost. It was found and identified by the members of the association. In collaboration with the Comune di Livorno and the Soprintendenza BAPSAE of Pisa, the sculpture was transferred to the Museo Civico Fattori of Livorno, where it awaits restoration. It will be on show during the conference.
The conference will be attended by: Dr. Mario Tredici, Assessore alla Culture, Comune di Livorno; Dr.ssa Loredana Brancaccio, Soprintendenza BAPSAE – Pisa; Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Livorno.
Some brief background notes
As well as being the oldest cemetery of its kind in Italy, dating from the mid-17th century, this Protestant burial ground in the centre of the city is a treasure trove of historical, cultural and artistic gems. Although relatively unknown today, it is highly representative of Livorno’s four centuries of history. More than 500 people of several different nationalities were buried in the cemetery during its 200 years of activity (c.1645-1839), many of them members of the British Factory that aided and protected the community of British merchants who lived here in the 17th-19th centuries. Other burials include sailors, politicians, writers, poets, members of the nobility, travellers, and many more. While Livorno, or Leghorn, was still one of the most important ports in the Mediterranean, this little piece of non-catholic Europe on Italian soil also attracted high-calibre visitors such as Charles Dickens and James Fenimore Cooper, keen to pay their respects to their fellow countrymen buried there, such as the Scottish writer and historian Tobias Smollett. Damaged during World War II, and the object of theft and vandalism over the years, the cemetery today requires considerable funding to restore and maintain it for future visitors.
09 giovedì Mag 2013
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Arciconfraternita della Misericordia di Livorno, Book presentation, British Consulate, Consolato Britannico, Early Modern Italy, Facoltà di Agraria, Leghorn, Liceo Classico, Livorno, museo di storia naturale, Old English Cemetery Livorno, università di pisa, university of pisa
L’associazione Livorno delle Nazioni, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa, è lieta di annunciare la giornata di studi e la presentazione del volume:
mercoledì 29 maggio alle ore 9.00
presso
Auditorium del Museo di Storia Naturale del Mediterraneo
(Villa Henderson)
via Roma 234, Livorno
Intervengono:
Luciano Barsotti, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno
Rossano Massai, Direttore del Dip. di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali, Università di Pisa
Associazione culturale Livorno delle Nazioni
Coordina:
Matteo Giunti, Presidente dell’associazione culturale Livorno delle Nazioni
Relazionano:
Stefano Villani, Dip. di Civiltà e Forme del Sapere, Università di Pisa
Lisa M. Lillie, Dip. di Storia, Washington University in St. Louis
Algerina Neri, Dip. di Anglistica, Università di Pisa
Luigi Latini, Dip. Culture del Progetto, Università IUAV di Venezia
Roberto Ceccarini, Associazione Italiana Direttori e Tecnici Pubblici Giardini
Paolo Emilio Tomei, Dip. di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali, Università di Pisa
Elisa Pellegrini, Dip. di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali, Università di Pisa
Alice Quirico, Dr.ssa in Progettazione e Gestione del Verde Urbano e del Paesaggio
Francesca Vuat, ISIS “Niccolini-Palli”, Livorno
La giornata di studi proseguirà nel pomeriggio con una visita all’antico cimitero degli inglesi di via Verdi alle ore 15,00.
Con il patrocinio di: Comune di Livorno, Provincia di Livorno, Consolato Britannico Generale di Milano.
Con il contributo di: Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno, Webb-James s.r.l., Misericordia di Livorno.
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26 mercoledì Set 2012
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